Il punto di vista di cittadini che si mettono a disposizione di Alghero con le loro attitudini

Il punto di vista di cittadini che si mettono a disposizione di Alghero con le loro attitudini

venerdì 6 febbraio 2015

La Posidonia Spiaggiata è ORO


Proprio così. La Posidonia oggi è oro. I cumuli di Posidonia spiaggiati sulle rive di Alghero non sono più un rifiuto ingombrante: sono una preziosa risorsa da quando è stata classificata come biomassa.
Secondo la più recente normativa italiana (D.L. n.2 del 25.01.2012) ed europea infatti è consentito il riutilizzo a fini agricoli (compostaggio) delle biomasse vegetali di origine marina e lacustre spiaggiate lungo i litorali; in aggiunta il Decreto ministeriale del 6.07.2012 incentiva la produzione di energia elettrica da impianti alimentati con fonti rinnovabili, qualità tipica delle biomasse, definite come la parte biodegradabile dei prodotti, dei rifiuti e dei residui provenienti dalla agricoltura e dalla industria connessa, comprendente sostanze sia vegetali, come la Posidonia spiaggiata, sia animali; avanzi del pescato e dell’acquacultura; sfalci e potature provenienti dal verde urbano e dalla silvicoltura; nonché la parte biodegradabile dei rifiuti urbani e della ristorazione.
Quindi è davvero una risorsa. E come risorsa vale oro.
Trattandola da ingombrante rifiuto, si è preferito lasciare le sue foglie sugli arenili di Alghero. Le foglie morte della Posidonia vengono depositate dalle correnti sulla spiaggia di San Giovanni ed anche oltre, fino a Maria Pia. Oggi le alghe spiaggiate coprono in permanenza, in grandi cumuli, il prezioso litorale, ben oltre San Giovanni.
L’ammasso di alghe emette odori nauseanti; le zone di spiaggia ricoperte diventano un deposito di rifiuti. Il decoro della città e la sua immagine turistica ne risulta danneggiata. L’accumulo di banquettes sulla riva ostacola nuovi spiaggiamenti e le alghe in arrivo, costrette in acqua, iniziano a putrefarsi con emissione di gas serra e dispersione locale di sostanze nutrienti. Viene innescato un processo di eutrofizzazione del fondo marino che intorbida le acque e si diffonde lungo la costa. L’arenile invaso dalla Posidonia si comporta come una discarica a cielo aperto e le alghe continuano a decomporsi sotto l’azione del sole e dell’ossigeno. L’emissione di gas serra è praticamente continuo. I cattivi odori, raggiungono i cittadini ed i turisti sul bel lungomare che costeggia la spiaggia.
Ma oggi la Posidonia spiaggiata in realtà vale oro. Infatti la sua trasformazione in energia può restituire alla città le sue spiagge. L’energia chimica delle alghe può essere trasformata in un biodiesel, cioè un ottimo carburante per autotrazione; in energia termica o elettrica, con accesso agli incentivi statali. Consente inoltre la produzione di fertilizzanti.
Il processo che valorizza al meglio le biomasse è la Digestione Anaerobica, che provvede alla degradazione biochimica del materiale organico, in condizioni di totale assenza di ossigeno, per mezzo di batteri, enzimi o microrganismi. Il biogas prodotto è composto da metano (60%) e anidride carbonica (40%), con tracce di altre sostanze gassose. E’ un processo ecocompatibile, non inquinante per l’atmosfera. Se ben gestito, non produce odori. Può a buon diritto essere diventare protagonista di un piano ambizioso come il PAES 2020.
La Digestione Anaerobica utilizzata in modo industriale richiede investimenti consistenti. Il suo impiego deve essere quindi preceduto da un piano accurato che ne valuti le rese, e da un inventario a lungo termine delle biomasse utilizzabili. Infatti le alghe accumulate in Alghero, ormai almeno settemila tonnellate, da sole potrebbero fornire biomassa per un periodo di tempo circoscritto. Quando la disponibilità sarà limitata allo spiaggiamento annuale, sarà necessario provvedere altre fonti di biomassa sostenibile prelevate dalla città (parte degradabile dei rifiuti solidi urbani) e dal territorio (scarti agricoli e degli allevamenti).
La vocazione agricola di vaste zone dell’Agro, e la prospettiva, ormai realistica, dello sfruttamento di Surigheddu e Mamuntanas potrebbero giustificare da sole la convenienza economica della Digestione Anaerobica. Tuttavia, senza attendere questo progetto, si potrebbe procedere da subito a liberare le spiagge noleggiando Digestori mobili per il tempo necessario.

La Posidonia disponibile consentirebbe una realistica sperimentazione della Digestione Anaerobica. E anche la necessaria qualificazione del personale operativo per i progetti successivi. Nello stesso tempo l’energia chimica delle alghe, trasformata in energia elettrica incentivata, potrebbe coprire le spese immediate.
PATTO CIVICO ALGHERO

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