Il punto di vista di cittadini che si mettono a disposizione di Alghero con le loro attitudini

Il punto di vista di cittadini che si mettono a disposizione di Alghero con le loro attitudini

sabato 14 febbraio 2015

Oro (e lavoro) da Surigheddu & Mamuntanas


La speranza di veder rinascere queste due aziende semiabbandonate è ormai penetrata nell’inconscio collettivo dei cittadini di Alghero, che le considerano una possibile fonte di lavoro e benessere per la città. Dal 2009 ad oggi nel Consiglio Comunale, ed anche nel Consiglio Regionale, si succedono mozioni, sempre condivise da tutti, per auspicare il passaggio di proprietà delle due aziende al Comune di Alghero, come se questo passaggio fosse, da solo, il segnale della rinascita. Intanto vengono presentate proposte contrastanti ed inconciliabili come, ad un estremo, la costruzione di alberghi e campi da golf, e dall’altro, pericolo da poco evitato, persino l’insediamento di campi Rom. Senza dare finora l’impressione di avere in mano progetti chiari e consolidati, almeno a livello delle principali linee guida. Sarebbe invece importante che ogni proposta fosse accompagnata da un convincente piano operativo che permettesse di preventivare ed assicurare i finanziamenti pubblici e privati necessari. Ed in tempo utile a trar vantaggio dalle nuove prospettive che nella attuale congiuntura si propongono alla agricoltura italiana, in fase di deciso rilancio per l’ormai prossimo EXPO 2015, e per una serie di incentivi nazionali (decreto n.91 del 24.06.2014) ed europei (Programma Horizon 2020) disponibili.
Un approccio da studiare, perché non vi è peccato nel prendere a modello quanto di buono sia disponibile, è quello della Fabbrica Italiana Contadina di Bologna, che nasce dalla collaborazione fra il locale Centro Alimentare all’Ingrosso con la società privata Eataly. Si tratta di un moderno Mercato Ortofrutticolo, decentrato rispetto alla città, con spazi per produttori, commercianti, cooperative all’ingrosso, e con spazi per aziende e privati che commercializzino direttamente. Con magazzini frigoriferi e per surgelati; con cooperative che provvedano alla logistica per i movimenti delle merci. Al Mercato è associato un Market con spazi espositivi e laboratori che offrano vendita e degustazioni delle primizie e specialità esposte (pane, miele, salumi, formaggi, vini, dolci, ortaggi, fiori). Ai visitatori verranno offerti servizi multilingue per visite guidate ai vari stand di queste esposizioni permanenti, come oggi avviene per le più rinomate cantine di Alghero. Ed inoltre dimostrazioni, corsi per visitatori e scuole, prove dirette. Sarano previsti punti di ristoro, caffè, tavole calde, e veri e propri ristoranti con prodotti stagionali ed a chilometro zero. Ed anche un Centro Congressi per sostituire quello di Alghero, tuttora inattivo. E poi proposte di itinerari turistici ed archeologici per valorizzare le risorse del circondario. Intorno al Centro si organizzerà un Centro Ricerche, dove potrebbero trovare sede stabile la Facoltà di Agraria, Laore, Il Centro Ricerche di Porto per assicurare al Centro innovazione, formazione, disciplinari di qualità e controlli.
Intorno verranno create cooperative di aziende pilota, che accettino di lavorare, nei campi e negli allevamenti, secondo i disciplinari formulati. La struttura potrà occuparsi della diffusione internazionale dei prodotti locali e sardi, dei servizi di vendita per l’export.
Intorno al Mercato molte decine di ettari di campagna per una agricoltura ed allevamenti di qualità. L’abbondanza di spazio consentirà altri insediamenti come una moderna scuola alberghiera, ed impianti sportivi e turistici.
Il complesso sarà situato poco fuori città, con collegamenti veloci per Alghero ed il suo Aeroporto, Sassari, Porto Torres, e tutto il nord Sardegna, fino ad Olbia.
Completerà la struttura un Ufficio Tecnico con officine di manutenzione di vario tipo, che gestirà un grande Tetto Fotovoltaico, ed un Centro Ecologico per raccogliere i rifiuti organici prodotti dal Mercato, dai ristoranti, dai laboratori, dalle coltivazioni ed allevamenti circostanti. I rifiuti, considerati come biomasse, alimenteranno un Digestore Anaerobico per convertirli in modo sostenibile e non inquinante, in energia verde priva di impatti ambientale negativi.
Il tutto in una struttura mista pubblica e privata, organizzata in modo manageriale, ma piena di servizi, dal facchinaggio, al carico e scarico delle merci; dalle analisi e controlli sulla qualità, alla molto specializzata gestione e manutenzione del Digestore.
Il nuovo Centro Commerciale avrà una grane autonomia energetica, soprattutto elettrica. Potrebbe fornire energia a mezzi di trasporto elettrici per i collegamenti con Alghero e con l’Aeroporto.
Un approccio moderno di questo tipo richiede una accurata pianificazione integrata, una volta superati i test di convenienza economica. Moltiplicherebbe i vantaggi occupazionali attesi dal semplice riutilizzo delle due vecchie aziende algheresi, con numerosi posti di lavoro aggiuntivi nei servizi, anche ben qualificati, del nuovo Centro. Promuoverebbe i prodotti sardi di qualità ed il turismo in Alghero e nel nord ovest della Sardegna.

Patto Civico Alghero

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