L'amministrazione
comunale, in suo recente comunicato, dichiara che “procede con regolarità la
lotta contro il punteruolo rosso” i cui effetti devastanti devono essere
contrastati; è infatti a rischio l'intero patrimonio palmizio algherese sia
pubblico che privato, così come la modifica del paesaggio urbano e periurbano
caratterizzato proprio da un'ampia presenza di palme.
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Palme ormai da abbattere |
Gli interventi
sul punteruolo rosso sono quindi opportuni e necessari, è scorretto però
comunicare che vengono effettuati “con regolarità” quando nella relatà essi
sono avvenuti con grave e colpevole ritardo.
E' doveroso
informare i cittadini, ma l'informazione delle Istituzioni deve essere
corretta, un servizio al cittadino (che
per altro paga per lo stesso) e non trasformarsi in mera propaganda.
Percorrendo le
vie di Alghero è evidente il pauroso
dilagare del punteruolo rosso: decine e
decine di palme appaiono colpite in maniera irreversibile.
La cura e la
qualificazione del paesaggio urbano devono essere temi prioritari dell'
amministrazione comunale; è doveroso evidenziare che chi oggi ha ruolo nella
Giunta comunale e annuncia che “inevitabilmente parte del patrimonio palmicolo
andrà perso” non ha dimostrato in
passato la dovuta sensibilità nei confronti di questo tema.
Ricordiamo che
l'emergenza del punteruolo rosso era esplosa nel corso del 2013 e
l'amministrazione Lubrano aveva tempestivamente avviato tutte le azioni per
contrastare e limitare tale fenomeno. Dopo aver effettuato numerosi interventi
si ritenne strategico pianificare alcune azioni nel periodo invernale e a tal
fine si rimodularono i fondi del progetto lavoro da destinare ad interventi straordinari sul verde pubblico.
Tale
opportunità, già approvata dalla commissione consiliare competente, doveva
essere semplicemente votata dal Consiglio Comunale; le dimissioni dei consiglieri comunali, fra
questi proprio chi oggi ricopre incarichi di governo in giunta, impedirono di combattere
il punteruolo proprio nella fase cruciale di contrasto a questo parassita. I
mancati interventi avrebbero permesso di circoscrivere, almeno per le palme di
proprietà del Comune, la diffusione del fenomeno. Il commissario Scano venne
più volte sollecitato circa questa emergenza e sulla necessità di un intervento
tempestivo che avrebbe avuto la massima efficacia se effettuato in periodo
invernale, tuttavia quanto predisposto nell'autunno del 2103 venne implementato
solo nella primavera del 2014.
E' doveroso
ricordare che le scelte politiche di un anno fa hanno certamente avuto delle
ricadute nella quotidianità in cui viviamo. La responsabilità delle proprie
scelte deve essere una priorità di chi governa così come per i cittadini una
priorità deve essere quella di avere una informazione corretta dell'operato
dell'amministrazione, un'informazione senza gli eccessi della propaganda.