TRASFORMARE L’AGRO IN UNA CITTA’ GIARDINO
Ormai da molti anni la tassa rifiuti di Alghero, oggi
chiamata TARI, suole tener conto dei disagi imposti ai cittadini più isolati dell’Agro
dal loro obbligo di conferire i propri rifiuti urbani nei cassonetti delle vie
cittadine del capoluogo. Saggiamente concede a costoro una appropriata
riduzione della tariffa annuale.
Per la nuova TASI, tassa sui servizi indivisibili, non è stata
prevista nessuna riduzione per gli abitanti dell’Agro.
Nell'ambito della programmazione strategica del territorio
comunale l’Agro è stato finora trascurato e, di fatto, abbandonato, nonostante
le stime concordino nell'attribuire all'Agro centinaia di famiglie residenti,
in continuo aumento. Famiglie prive di acqua potabile e servizi idrici. Prive
di fognature; e prive di trasporti pubblici e scolastici, di illuminazione
pubblica, di servizio postale, con costi sproporzionati per la copertura
telefonica e wireless. Non sono neppure previste, per queste zone, estensioni
delle future reti cittadine di distribuzione del gas e della banda larga.
Questa situazione contrasta gravemente con i criteri di
sviluppo “sostenibile” del benessere dei cittadini alla base del piano
strategico “Alghero 2020”.
L’Amministrazione comunale richiede a questi cittadini
dimenticati lo stesso contributo chiesto a chi abita nel centro del capoluogo:
cittadini di classe “B”, non degni di un trattamento sociale migliore. Per quanto
potrà andare avanti una situazione del genere?
L’Agro algherese costituisce una estensione geografica
composita che racchiude vaste zone agricole e residenziali intensamente a
verde, con querceti, oliveti e macchia mediterranea. Un territorio di una qualità
ambientale di straordinario pregio, che potrebbe diventare, se dotato dei
servizi essenziali, la seconda ricchezza turistica di Alghero, accanto al
Centro Storico. Viene trattato invece come una risorsa sconosciuta,
inutilizzata e sottoesposta. Il Centro Storico non può essere l’unico
attrattore turistico: deve entrare in relazione con l’Agro e le sue risorse
ambientali ed archeologiche, rendendo possibili insediamenti agrituristici e
servizi alberghieri moderni, ed il godimento di risorse ambientali oggi
inutilizzate.
L’Amministrazione di Alghero dovrebbe prendere in
considerazione una congrua riduzione delle aliquote TASI per quelle famiglie
che dei “servizi indivisibili” siano prive.
Almeno fino a quando la Facoltà di Architettura non progetti,
e l’Amministrazione cittadina non realizzi i consistenti piani di
riqualificazione dell’Agro che lo qualifichino come nuova città giardino di
Alghero.ri