Il punto di vista di cittadini che si mettono a disposizione di Alghero con le loro attitudini

Il punto di vista di cittadini che si mettono a disposizione di Alghero con le loro attitudini

martedì 11 novembre 2014

TARI, TASI, E LA EQUITA’ SOCIALE DIMENTICATA... ridurre le tariffe TARI per l'agro

TRASFORMARE L’AGRO IN UNA CITTA’ GIARDINO

Ormai da molti anni la tassa rifiuti di Alghero, oggi chiamata TARI, suole tener conto dei disagi imposti ai cittadini più isolati dell’Agro dal loro obbligo di conferire i propri rifiuti urbani nei cassonetti delle vie cittadine del capoluogo. Saggiamente concede a costoro una appropriata riduzione della tariffa annuale.

Per la nuova TASI, tassa sui servizi indivisibili, non è stata prevista nessuna riduzione per gli abitanti dell’Agro.

Nell'ambito della programmazione strategica del territorio comunale l’Agro è stato finora trascurato e, di fatto, abbandonato, nonostante le stime concordino nell'attribuire all'Agro centinaia di famiglie residenti, in continuo aumento. Famiglie prive di acqua potabile e servizi idrici. Prive di fognature; e prive di trasporti pubblici e scolastici, di illuminazione pubblica, di servizio postale, con costi sproporzionati per la copertura telefonica e wireless. Non sono neppure previste, per queste zone, estensioni delle future reti cittadine di distribuzione del gas e della banda larga.
Questa situazione contrasta gravemente con i criteri di sviluppo “sostenibile” del benessere dei cittadini alla base del piano strategico “Alghero 2020”.

L’Amministrazione comunale richiede a questi cittadini dimenticati lo stesso contributo chiesto a chi abita nel centro del capoluogo: cittadini di classe “B”, non degni di un trattamento sociale migliore. Per quanto potrà andare avanti una situazione del genere?

L’Agro algherese costituisce una estensione geografica composita che racchiude vaste zone agricole e residenziali intensamente a verde, con querceti, oliveti e macchia mediterranea. Un territorio di una qualità ambientale di straordinario pregio, che potrebbe diventare, se dotato dei servizi essenziali, la seconda ricchezza turistica di Alghero, accanto al Centro Storico. Viene trattato invece come una risorsa sconosciuta, inutilizzata e sottoesposta. Il Centro Storico non può essere l’unico attrattore turistico: deve entrare in relazione con l’Agro e le sue risorse ambientali ed archeologiche, rendendo possibili insediamenti agrituristici e servizi alberghieri moderni, ed il godimento di risorse ambientali oggi inutilizzate.

L’Amministrazione di Alghero dovrebbe prendere in considerazione una congrua riduzione delle aliquote TASI per quelle famiglie che dei “servizi indivisibili” siano prive.


Almeno fino a quando la Facoltà di Architettura non progetti, e l’Amministrazione cittadina non realizzi i consistenti piani di riqualificazione dell’Agro che lo qualifichino come nuova città giardino di Alghero.ri